lunedì 19 ottobre 2009

Prove attitudinali di cerca del tartufo

Domenica è stato il turno delle prove di lavoro, noi ci siamo svegliati con un pò più di calma non dovendo gareggiare e dopo una bella colazione siamo partiti per l'azienza faunistica di Purocielo, bellissima e con un castagneto enorme, capre, cavalli e oche. Di tutta la giornata la cosa più bella è stato ascoltare i racconti dei tartufai.
Sentendo loro abbiamo capito il perchè del lagotto per la cerca piuttosto di altre razze: il tartufaio vero è un signore posato, dotato di una infinita pazienza che si fa lunghe passeggiate nei boschi in compagnia dei propri cani e che richiede loro la stessa passione a tranquillità. Nessuna corsa contro il tempo per arrivare prima degli altri (addirittura ci sono delle tartufaie in cui vanno cordialmente a turno, ognuno ad un'ora prestabilita), nessuna fretta di cavare tartufi, quindi nessun cane veloce e poco preciso, solo cani con tanta testa e tanto cuore, lagotti appunto!!!
I tartufai trasmettono una calma e serenità che qui in Abruzzo non conosciamo, da noi sembra di partire per la guerra invece di fare una bella camminata nei boschi in cerca di tartufi. E i cani del tartufaio gli sono devoti, sempre felici di stargli accanto, pronti a darsi da fare al minimo cenno.
Il terreno delle prove era veramente difficile, molto scosceso e impossibile da praticare per le persone, meglio per i cani. Noi abbiamo chiuso il giro della libera femmine andando a togliere i cordini che segnavano i campi di gara e abbiamo approfittato di un tartufo bianco regalato per vedere se Custer si dava da fare... beh nulla da dire appena sentito subito ha iniziato a cercarlo! Super Custer!
Finite le prove si va tutti a pranzo nell'agriturismo dell'azienda faunistica dove avevano allestito una bellissima tavolata. Abbiamo avuto la fortuna e l'onore di sedere vicino ai signori Morara che fra una portata e l'altra di ottimo cibo ci hanno raccontato la storia del lagotto che non è scritta su nessun libro... quella che solo chi ha vissuto al fianco di questi cani da sempre, prima che venissero riconosciuti, conosce. Eravamo tutti affascinati, noi, Cristian e una veterinaria ungherese che ha creato il database del lagotto che trovate on line. Quasi come bambini che ascoltano le storie raccontate dai nonni, vicende incredibili, che valgono più di mille libri sulla razza messi insieme! Dal riconoscimento ai giorni d'oggi, attraverso gli anni loro hanno visto crescere e cambiare (non tantissimo finora per fortuna) questa razza che amavano da sempre perchè come dice la signora Morara :" Loro ti guardano negli occhi in attesa di un tuo cenno".
Insomma un'esperienza incredibilmente bella che al di là di premi e concorsi ci ha lasciato qualcosa di importante, la voglia di proseguire nell'allevare una razza preziosa, recuperata con tanta difficoltà cercando di non rovinare il lavoro fatto in tutti questi anni , mantenendo i caratteri che la contraddistinguono ancora per molto tempo. Un grazie speciale ai signori Morara, per la loro passione, serietà e voglia di continuare ad allevare lagotti nel vero senso della parola e grazie per averci raccontato la storia non scritta del lagotto romagnolo!
E ora le ultime foto....
Buongiorno Custer!

Colazione!
Il b&b...



Pronti per andar per boschi...

Siccome Custer senza far nulla non ci sa stare si è messo a cavare una matta!


Pranzo!
La cameriera....
La veterinaria del database ungherese (pardon ma non ricordo il nome...)
Le specialità del posto...

Cristian e i signori Morara


2 commenti:

  1. Finalmente ho trovato il vostro sito, e' bello, complimenti!!

    Ciao a presto.
    Laura Tanos
    (la veterinaria ungherese)

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  2. Scusaci Laura, ma avevamo dimenticato il tuo nome! A presto spero!

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