giovedì 26 febbraio 2009

L'alimentazione del lagotto


Il lagotto è un cane rustico e di poche pretese che non necessita di un'alimentazione estremamente ricca. Piuttosto dovrebbe essere molto equilibrata e digeribile per permettere al cane di non appesantirsi e di essere pronto al lavoro poche ore dopo il pasto. Tenete conto comunque che è in genere un cane di bocca buona che ingrassa abbastanza facilmente se non lavora o mangia troppo.
Sconsiglio vivamente di lasciare digiuno il lagotto nella speranza che cerchi con più foga, è una pratica inutile con un cane che normalmente dà il meglio di sè e non ha affato bisogno di incentivi di tale bassezza!
Il cane è un carnivoro ma non puro (come il gatto ad esempio) perchè anni e anni di selezione operata dall'uomo lo hanno reso molto più vicino ad un onnivoro come abitudini alimentari e come conformazione anatomica dell'apparato digerente e metabolismo energetico. Per alimentare correttamente il vostro cane (lagotto o non) dovreste affidarvi ad una delle tante marche di crocchette presenti sul mercato o ad una dieta casalinga che sia però il più possibile bilanciata e fatta non di scarti ma di materie prime di qualità (carne, pasta, ricotta, uova, pesce, patate, riso ecc...).
Ricordate che la salute del cane dipende molto da quello che mangia e siamo noi quindi ad essere responsabili di questo aspetto.
Nelle crocchette trovate il genere una risposta alle vostre esigenze di praticità e di una dieta bilanciata, ma trovate anche in molte marche quantità smisurate di conservanti e coloranti. In particolare BHA e BHT che sono stati riconosciuti come cancerogeni e che presto saranno vietati nei mangimi per cani. Sono da preferire dunque mangimi che utilizzino i tocoferoli (vit E) come unici conservanti.
Per quanto riguarda il lagotto nello specifico consiglio di optare per un mangime che abbia un tenore proteico non eccessivo (un 23-24%) grassi in discreta quantità (12-15%) e in primis che abbia un valore di ceneri gregge più basso possibile (accettabile 6-7%) che ci sta ad indicare per sommi capi la quantità di becchi, piume e farina d'ossa (tutte praticamente indigerite dal cane) presenti nel mangime. Insomma un mangime non troppo carico (assolutamente non quello per cani da caccia o per cani in attività) e con proteine di buona qualità e digeribilità.
Per le dosi ci si può attenere a quanto scritto sulla confezione e dopo un mese di osservazione del cane decidere se è il caso di aumentare o diminuire la dose. In caso il vostro lagotto lavori tutti i giorni e per diverse ore potete integrare l'alimentazione con carne fresca o olio di pesce ma non dimenticate che in ogni caso durante le uscite il cane mangia anche i vostri premi che a seconda di cosa sono possono essere sufficienti come integrazione. Non fate mai mancare l'acqua al vostro lagotto, soprattutto d'estate durante il lavoro, altrimenti si tufferà nella prima pozza a sua disposizione!
Ricordate che se il pelo del vostro lagotto è bello e sano significa che l'alimentazione va bene, se invece cade, è opaco, il cane si gratta spesso c'è qualcosa che non va.
Un ultima cosa da tenere sotto controllo sono le feci: dovrebbero essere compatte e non troppo morbide (ma nemmeno dure!) e di colore non troppo chiaro. Feci abbondati o molli sono indice che molto di ciò che mangia non viene assorbito.
Attenziione ai cambi di alimentazione repentini! Se volete passare ad un'altro tipo di crocchette fatelo gradualmente, nell'arco di una settimana, aumentando pian piano le dosi del nuovo mangime, altrimenti vi ritroverete a combattere una brutta diarrea!!!! E' necessario infatti dare il tempo all'intestino di formare gli enzimi per digerire il nuovo mangime.
Buon appetito a tutti i vostri cani!!!!
Marta

La salute del lagotto

Che dire del lagotto se non che è una cane rustico e generalmente di buona salute! Certo come in tutte le razze però la selezione operata dall'uomo comporta l'isorgenza di alcune patologie più o meno gravi. Tra le malattie segnalate nel lagotto vi è l'epilessia, della quale però si sa ancora poco e io personalmente non ho ancora avuto modo di verificare con quale frequenza è presente, tra i tanti lagotti che h conosciuto finora per fortuna nessuno ne era affetto.So che nei peasi scandinavi hanno messo a punto un test del dna per verificare quali cani sono affetti ma in Italia siamo ben lontani da una cosa del genere. Mi è stata segnalata poi una patolgia che causa tremori nei cuccioli di lagotto ma che poi con la crescita scompaiono del tutto, non so dirvi di più ma ho visto una cucciolata che aveva questo problema e secondo me non vi erano solo tremori ma anche un caso di cecità di un cucciolo. E' poi da segnalare l'alopecia autunnale del lagotto, che interessa molte femmine di questa razza che porta ad una perdita di pelo sui fianchi più o meno estesa e che riconosce come causa uno squilibrio ormonale ma del quale si sa ancora poco, sembra sia legata all'accorciarsi delle giornate e alla diminuzione quindi del fotoperiodo che ha ripercussioni sull'assetto ormonale della cagna. Niente paura però, il pelo in primavera ricresce senza problemi e senza tarpia alcuna. E' importante non confondere questa patologia con rogna o altre malattie dermatologiche, nell'alopecia del lagotto infatti la cute è integra e in buono stato, si ha solamente caduta del pelo che poi, come già detto, ricrescerà perfettamente. Altri problemi segnalati possono essere legati ad una selezione troppo in consanguineità che si ripercuote sulle capacità riproduttive delle femmine, riducendone la fertilità.
Infine come per tutti i cani ad orecchie pendenti e in particolare nel lagotto nel quale l'intero condotto uditivo è ricoperto di peli (peculiarità di razza) il rischio otiti è da tenere in considerazione. Per prevenire queste fastidiose patologie occorre mantenere sempre pulito il condotto uditivo rimuovendo regolarmente il pelo tirandolo con le dita o con una pinzetta adeguata. Questa è una manovra necessaria che se fatta bene non causa dolore o fastidio al cane ed è bene abituarlo a questa pratica sin da cucciolo, premiandolo ogni volta che si fa toelettare le orecchie in tranquillità (togliete un ciuffo soltanto e premiate il cane in modo da abituarlo gradualmente).
E' inoltre necessaria per il lagotto una tosatura completa a primavera che permetterà al cane di affrontare al meglio l'estate e al pelo di non annodarsi.

mercoledì 25 febbraio 2009

L'addestramento del cane da tartufo: regole generali

L'addestramento di un cane da tartufi è solo secondario all'instaurare un rapporto sano e di collaborazione con il proprio cane. Non si può pensare di addestrare un cane con il quale non abbiamo alcun tipo di rapporto, che non torna se richiamato, che non condivide nulla con noi se non il momento del pasto. Addestrare significa quindi in primis far nascere un rapporto, una collaborazione, il cane deve avere necessariamente piacere nel lavorare assieme al conduttore, in particolare nella cerca del tartufo dove se il cane decide che non vuole lavorare noi restiamo a bocca asciutta! Prima di tutto quindi occorre pensare a come gettare le basi per un futuro compagno di lavoro, inizando a giocare spesso con il cane, insegnando i comandi base (seduto, terra, resta, condotta senza troppe pretese al guinzaglio). Insegnare queste cose al cane è assolutamente necessario, sia per avere un mezzo di comunicazione col cane sia per avere il controllo della situazione se necessario (pensate ad un cane che sta lavorando, voi vedete in lontanza qualcosa che non vi quadra, tipo bocconi, contenitori sospetti, dite al cane "fermo" e lui si immobilizza salvandosi la vita). Qualunque tipo di educazione di base va fatta solo ed esclusivamente con metodi non coercitivi e sfruttando il rinforzo positivo. E' però importante sapere cosa al cane piace se vogliamo dare un premio valido. E' inutile tentare di premiare un cane con il cibo se non ne vuole sapere, bisogna cercare una soluzione diversa (gioco, coccole). Io stessa mi ostinavo all'inizio a premiare Paprika (la border collie) con gustosi premi in cibo ma lei non voleva assolutamente saperne, lei cercava il tartufo perchè si aspettava di giocare con me! Allora il premio è diventato il lancio (dello strufio all'inizio) di un legnetto o altro e lei è felicissima di fare questo gioco divertente!
Per quanto riguarda il lagotto nello specifico ritengo che sia in assoluto un cane facile da addestrare, sempre attendo a quello che fa il conduttore al quale è molto legato. E' un cane che lavora vicino e con metodo, per nulla frettoloso, per questo è uno dei migliori in assoluto!!!!
Una volta instaurato un buon rapporto con il cane questo sarà felice di seguirci nel fare qualcosa di nuovo ed è in quel momento che possiamo iniziare a fare sul serio! Se abbiamo gettato buone basi l'addestramento alla cerca e al riporto sarà molto più facile e veloce perchè il cane è ben predisposto nei nostri confronti e collaborerà volentieri anche se non sa ancora cosa vogliamo da lui. E' fondamentale iniziare l'addestramento come un gioco, utilizzando palline, stracci, strufi, a seconda di quello che preferite voi e il cane, da lanciare invitando poi il cane una volta afferrato l'oggetto a venire verso di noi (vedi allora l'importanza di un richiamo perfetto!!!), pian piano si passerà al "lascia" offrendo al cane in cambio del suo prezioso oggetto un bocconcino gustoso o un gioco. E' importante non cercare di "rubare" l'oggetto al cane ma aspettare che sia lui a capire che per ottenere un premio deve necessariamente cedere quello che ha in bocca. In questo modo non si scatenano competizioni con il cane che avrebbero solo la funzione di minare il rapporto di fiducia che avete costruito. Il cane deve avere totale fiducia in voi, deve sapere che cedervi l'oggetto è la cosa più vantaggiosa da fare.
Queste cose vi fanno capire perchè io sia contraria al fatto che venga dato da magiare il tartufo ai cani per invogliarli nella cerca, preferisco che il cane cerchi il tartufo perchè sa che è il modo migliore per ottenere qualcosa di buono (oltre ad essere un'attività divertente) dal conduttore e non direttamente dalla terra!!!! Tanto per capirci, i cani da valanga o da soccorso non cercano persone sperdute perchè poi se le mangiano ma solo perchè poi verranno premiati con il gioco!!!! Il tartufo è un pò la stessa cosa, tenete conto che a molti cani piace già di suo quindi è bene evitare che imparino a mangiarlo fin dall'inizio. Poi perchè mai un cane che trova una cosa prelibata da mangiare sotto terra dovrebbe riportarla a noi per farsi dare il più delle volte una crocchetta insipida????
Quindi basare la cerca fin dall'inizio sul gioco e sul reciproco scambio e premiare nella maniera giusta è la cosa migliore per avere un futuro campione. Ricordate poi che ai cani (e al lagotto in particolare) piace essere apprezzati dal compagno a due zampe, se vi vedono felici lo saranno anche loro, faranno di tutto per compiacervi!
Sarebbe estremamente lungo e noioso spiegare in un'unica volta come si addestra un cane da tartufo ma se avrete pazienza nel tempo vi darò qualche dritta o chiarimento alle vostre domande. E ricordate: divertivevi!!!!!
Marta

venerdì 20 febbraio 2009

I nostri lagotti: Zarina (detta Suami) e Snoopy














Ecco a voi i lagotti che ci accompagnano nelle uscite in cerca di tartufi e nella vita quotidiana!
Suami (Zarina dei Re d'Abruzzo) ha 6 anni, è una lagottina dolcissima e buona, una cagna seria, sul lavoro e in tutto ciò che fa. Molto ubbidiente, ha gli occhi che parlano....
Snoopy è il figlio della prima cucciolata di Suami, ha 4 anni, è una cane brioso, energico e gran lavoratore! Ha impiegato 2 anni per mettere "la testa a posto" ma ora dà grandi soddisfazioni nelle uscite per i boschi trovando tartufi anche piccolissimi.

Lagotto romagnolo: lo standard


Proporzioni importanti
La lunghezza della testa raggiunge i 4/10 dell'altezza al garrese. L'altezza del cane corrisponde quasi alla sua Lunghezza.

Testa
Vista dall'alto è di forma trapezoidale, massiccia e moderatamente grande; di profilo gli assi longitudinali superiori del cranio e del muso dovrebbero essere leggermente divergenti.

Regione cranica
Il cranio è largo all'arcata zigomatica, dove la sua lunghezza è uguale ala sua larghezza. Visto di lato, dall'occipite allo stop, il cranio dovrebbe essere più lungo del muso. Leggermente convesso, tende ad appiattirsi verso la regione occipitale. Seni frontali ben sviluppati, arcate sopracciliari marcate, solco medio-frontate pronunciato, cresta occipitale corta e non motto sviluppata, fosse sopraorbitali lievemente marcate.

Stop
Lo stop è evidente ma non molto marcato

Regione facciale
Tartufo

Voluminoso con narici ampie, aperte e mobili. Scanalatura mediana fortemente pronunciata. Visto di profilo il tartufo continua sullo stesso livello del muso e sporge leggermente dalla faccia anteriore delle labbra. Il colore va dal marrone fegato chiaro al marrone fegato scuro, secondo il colore del manto.

Muso
Abbastanza largo, decisamente più corto del cranio (rapporto: cranio 56%, muso 44%), la profondità è leggermente inferiore alla lunghezza. Lievemente cuneiforme con una faccia anteriore moderatamente piatta. La canna nasale ha un profilo rettilineo.

Labbra
Le labbra appena sviluppate sono ricoperte da pelo lungo e piuttosto ispido che forma dei baffi, in modo tale che il profilo inferiore del muso viene determinato dalla mandibola. Viste di fronte, le labbra formano un ampio semicerchio. Il colore dei bordi labiali va dal marrone feqato chiaro al marrone fegato scuro.

Guance
Piatte.

Mascella / Denti
Mascelle forti con branche piuttosto rettilinee e con un corpo mandibolare relativamente largo. Chiusura a forbice o a tenaglia. Prognatismo inferiore accettabile.

Occhi
Abbastanza larghi, tondeggianti, allo stesso livello della pelle, leggermente in evidenza. Il colore dell'iride va dall'ocra al nocciola ed al marrone scuro secondo il colore del manto. Palpebre aderenti; il colore del perimetro dell'occhio va dal marrone fegato chiaro al marrone fegato scuro. Sguardo sveglio, espressione acuta e vivace.

Orecchie

Di taglia media proporzionata alla testa, di forma triangolare con le punte arrotondate, attaccatura piuttosto larga proprio al di sopra dell'arcata zigomatica. Pendenti a riposo e leggermente alzate quando il cane è attento. Se tirate verso il naso dorrebbero raggiungere il muso ad 1/4 della sua lunghezza. Sulle orecchie il pelo tende a mostrare riccioli più aperti, ma rimane molto mosso. Non c'è pelo corto sulle orecchie. La parte interna del padiglione auricolare è ricoperta di peli.

Collo
Forte, muscoloso, asciutto, a sezione ovale; ben staccato dalla nuca ed assolutamente privo di giogaia. Linea superiore lievemente arcuata. Nei maschi il perimetro del collo può raggiungere il doppio della sua lunghezza.

Tronco
Compatto e forte, lungo quasi quanto l'altezza al garrese.

Garrese
Supera il livello della groppa: non è stretto ma piuttosto alzato ed esteso all'indietro.

Dorso
Rettilineo, molto muscoloso.

Lombo
Corto, unito, forte, di profilo, leggermente arcuato. Larghezza uguale o superiore alla lunghezza.

Groppa
Lunga, larga, muscolosa, leggermente inclinata (l'inclinazione coxale oscilla da 25° a 30°).

Costato
Ben sviluppato, si estende fino ai gomiti. Benché abbastanza stretto di fronte, si allarga all'indietro a partire dalla sesta costola.

Linea inferiore e ventre
Sezione lunga dello sterno, seguita da una sezione corta della forma di una linea retta e da una parte a forma di semicerchio che rimonta lievemente verso l'addome; l'addome non è troppo retratto.

Coda
Attaccata ne troppo in alto ne troppo in basso, si affusola verso la punta. Estesa dovrebbe toccare lievemente i garretti. A riposo è portata a scimitarra; quando il cane èè attento, essa è decisamente alzata. Quando il cane lavora o è eccitato può essere portata al di sopra del dorso, ma mai arricciata.

Arti
Arti anteriori

Aspetto generale
Perpendicolari se visti di fonte o di profilo

Spalle
Scapole lunghe (30% dell'altezza al garrese), ben stese all'indietro (52°-55°), muscolose, forti e strettamente alzate al petto ma libere nel movimento. L'angolo scapolo-omerale oscilla da 110° a 115°.

Braccio
Muscoloso, ossatura leggera, lungo quanto la scapola; la sua inclinazione rispetto alla linea orizzontale oscilla da 58° a 60°

Gomiti
Stretti ma non troppo aderenti al costato; ricoperti da pelle sottile: paralleli al piano sagittale del tronco come le braccia. La punta del gomito è posta su una linea verticale abbassata dall'angolo caudale della scapola al suolo.

Avambraccio
Perfettamente diritto, lungo (36% dell'altezza al garrese, con ossa compatte e forti a sezione trasversale ovale.

Carpo
Visto di forte è di linea verticale con l'avambraccio sottile, robusto e mobile; osso pisiforme marcatamente sporgente.

Metacarpo
Rispetto all'avambraccio è piuttosto piccolo ed ha un ossatura sottile: elastica, con poco tessuto sottocutaneo; visto di profilo forma con il suolo un angolo di 75°/80°.

Piedi anteriori
Lievemente arrotondati, compatti, con dita strette ed arcuate, unghie forti e curve. Cuscinetti ben pigmentati. Membrane interdigitali molto ben sviluppate.

Arti posteriori
Aspetto generale
Arti posteriori perpendicolari, corti, ben proporzionati alla taglia del cane.

Coscia
Lunga (35% dell'altezza al garrese), con muscoli chiaramente visibili e separati. L'asse del femore ha una marcata inclinazione dall'alto in basso e dall'indietro in avanti di 80° sulla linea orizzontale. L'angolo coxo-femorale oscilla da 105° a 110°. La coscia è parallela al piano mediano del tronco.

Ginocchio
L'angolo della giuntura del ginocchio oscilla da 130° a 150°.

Gamba
Leggermente più lunga della coscia (36% dell'altezza al garrese), muscolosa e di ossatura forte, con scanalatura muscolare marcata. La sua inclinazione sulla linea orizzontale oscilla da 50° a 55°.

Garretto
Largo, spesso. asciutto, con escrescenze ossee nette; parallele al piano medio del tronco; l'angolo tibio-metatarsico è di circa 140°.

Metatarso
Asciutto cilindrico, perpendicolare al suolo. Le facce del garretto debbono essere ben larghe. L'altezza dalla punta del garretto a terra non deve essere inferiore al 25% dell'h. al garrese. L'angolo dell'articolazione tibio-tarsica oscilla fra i 140° e i 145°.

Piedi posteriori
Di forma leggermente più ovaleggiante (dei piedi anteriori); dita non così arcuate come per i piedi anteriori.

Andatura / movimento
Passo regolare, trotto deciso e vivace, galoppo in brevi periodi.

Pelle
Aderente in tutto il corpo, senza rughe, asciutta, con scarso tessuto Sottocutaneo. La pigmentazione delle membrane mucose e dei cuscinetti plantari, carpiali e digitali va dal marrone chiaro al marrone scuro molto scuro.

Mantello
Pelo

A tessitura lanosa, un po' ruvido in superficie, forma riccioli molto spessi a forma di anello con evidente sottopelo. I ricci devono essere distribuiti in modo omogeneo su tutto il corpo, tranne che sulla testa dove sono più aperti e formano abbondanti sopracciglia, baffi e barba. Anche le guance sono coperte da pelo folto. Pelo e sottopelo sono idrorepellenti. Se non viene tagliato, il pelo tende a mancare, quindi deve essere effettuata una tosatura completa almeno una volta all'anno. Il pelo infeltrito ed il sottopelo devono essere rimossi periodicamente.

Colore
Bianco sporco o unicolore bianco, bianco con macchie marrone fegato o arancio; roano-marrone fegato, unicolore marrone fegato (in varie tonalità), unicolore arancio. Alcuni cani hanno una maschera marrone o marrone scuro.

Altezza e peso
Altezza al garrese

Maschi da 43 cm a 49 cm. (h ideale: 46 cm.) Femmine da 41 cm. a 46 cm. (h ideale: 43 cm.). Tolleranza di circa 1 cm. in più o in meno.

Peso
Maschi circa 13/16 kg. femmine circa 11/14 kg.

Difetti
Ogni deviazione dai punti precedenti dovrebbe essere considerata un difetto, la cui serietà deve essere proporzionale al suo grado. Assi convergenti del cranio e del muso, prognatismo pronunciato e disturbante, depigmentazione parziale, strabismo bilaterale, manto non arricciato o tosato a zero, manto nero o macchie nere, speroni, coda taqliata, fuori taglia per eccesso o per difetto.

Difetti eliminatori
Prognatismo superiore, depigmentazione del naso, strabismo divergente, mantello cordato.

Misure indicative
La lunghezza della testa raggiunge i 4/10 dell'altezza al garrese, la lunghezza del cranio dovrebbe essere leggermente superiore al 50%. della lunghezza totale delta testa, la lunghezza del muso è minore di 2/10 di quella del cranio (44% a 56%). la profondità del muso dovrebbe essere 8,5/10 della lunghezza del muso (circa il 40% della lunghezza totale della testa), la larghezza del muso dovrebbe essere minore di 3,5/1O della lunghezza del muso circa il 29% della lunghezza totale della testa), il collo dovrebbe essere 8,5/10 della lunghezza totale della testa, la lunghezza del dorso dovrebbe essere circa it 33% dell'altezza al garrese. La lunghezza del lombo dovrebbe essere circa 1/6 dell'altezza al garrese, la lunghezza della groppa dovrebbe essere circa il 32% dell'altezza al garrese, la profondità del costato è meno del 10% dell'altezza al garrese (circa il 44%), gli avambracci dovrebbero essere il 56% dell'altezza totale al garrese.

Nota
I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale completamente discesi nello scroto