mercoledì 19 gennaio 2011
Ecco cosa ha combinato Il parco nazionale della Majella...
Il 24.12 2010 il commissario straordinario dell'ente parco ha approvato la nuova disposizioni per la ricerca e raccolta di tartufi all'interno del territorio del Parco Nazionale della Majella.
Quello che salta subito all'occhio all'interno della disposizione è il fatto di dover pagare una cifra di 250 euro l'anno per poter raccogliere tartufi nel Parco.Roba da matti...dover pagare una cifra non tanto irrisoria per raccogliere tartufi....io mi ritengo fortunato visto che sono all'interno del parco...si proprio cosi....i soggetti che risiedono nei comuni all'interno del parco non hanno l'obbligo di pagare...insomma raccogliere tartufi al mondo d'oggi è diventato sempre più difficile e poco divertente.Gli interessi sono sempre maggiori e tutto sta cambiando cosi rapidamente.Speriamo che questo meraviglioso mondo cambi presto in meglio.
Vi allego le nuove normative trovate nel sito del parco
http://www.parcomajella.it/ente_normative_disposizioniTartufi.asp .
Per chi volesse far richiesta di autorizzazione ci sono i moduli on line da compilare e consegnare all'ente parco al più presto.Le autorizzazioni disponibili sono 700 e credo che siamo gia a buon punto.
http://www.parcomajella.it/PDF/Modello_Richiesta_Autorizzazione_Tartufi_RESIDENTI.pdf
http://www.parcomajella.it/PDF/Modello_Richiesta_Autorizzazione_Tartufi_NON_RESIDENTI.pdf
Sullo stesso sito trovate anche le cartografie delle zone di raccolta.E' vietata la raccolta dei tartufi solo nella zona A del parco,cioè il cuore della Majella.
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Sicuramente a mio parere le disposizioni del parco non sono per nulla eque nei confronti dei tartufai di tutta Italia in quanto la ricerca del tartufo e una concessione da parte dello stato italiano per mezzo delle regioni su tutto il terri...torio italiano, mi sembre solo una strategia per fare cassa, che in nome di una tutela del patrimo del parco si richeda un permesso dietro il pagamento di un' uteriore tassa che poi e di gran lunga superione alla stassa concessione annuale. Io sono un tartufaio amatoriale da + di 20 anni, che non ha nessun interesse alla vendita dei tartufi ma bensi ho sempre raccolto tartufi per il piacere di stare a contatto con i terrtori all'aperto e gratificato dal bellissimo rapporto che si crea tra cane cercatore di tartufi ed il suo conduttore, e non mi sembre giusto che dopo aver frequentato i territori del parco per raccogliere tartufi da ancor prima che il parco esistesse, ora non posso più acedervi se non a pagamento abitanto a pochi km dai confini del parco ma non facendovi parte per alcuni metri, ma sopratutto non mi sembre giusto per tutti coloro che volessere recarsi alla ricerca dei tartufi in questi territori poichè il tartufo è di tutti e se si prende coscenza che perchè il tartufo e li presente sulle tartufaie, da il diritto ad ognuno di noi di raccorglirlo quando più se ne può, ma si rispetta l'ambiente pensando che dopo di noi qualcunaltro verra in cerca su questi posti avendo gli stessi nostri diritti di raccogliere tartufi, sicuramente non ci sarebbe bisogno di tutelare nulla perchè si atturebbe un autotutela del territorio.
RispondiEliminaSpero che veramente si risolvi questa situazione anche perchè si verificheranno sicuramente durante la prossima stagione di raccolta di aestivum dei dissidi tra coloro che residento nel parco hanno la possibilità di cercare tartufi sia all'interno del parco che al di là dei suoi confini e coloro che si troveno al difuori dei confini del parco che non possono accedervi dentro con tutte le conseguenze che coloro che cercano tartufi conoscono e cioè avvelenamenti degli animali, distruzione di automobili, ecc. E poi da esperianza di tanti anni si è capito che più tartufai sono presenti su un territorio e meno spazio si lascia hai bracconieri del tartufi gli zappatori delle tartufaie che realmente distruggo l'ecosistema della tartufaio per l'avarizia di ricavarne degli euro. Spero sinceramente che qualcosa si muovi saluti Gabio
no di equo non c'è nulla nelle nuove disposizioni del Parco, l'Associazione Nazionale Tartufai dopo la notizia si è presa briga di scrivere una bella lettera al Ministero competente e agli altri organi interessati. attendiamo con ansia le risposte!
RispondiEliminabeh !!!! e dei danni che 700 tartufai ( senza contare i residenti) possono recare al parco? BASTA UN CANE MALATO e l'epidemia ha inizio!!!e secondo voi avranno tutti un cosi alto senso civico da non lasciarsi dietro della sporcizia? ( lattine,bottiglie,cartaccie,pacchetti di sigarette cicche e x ultimo ma non x importanza tanta tanta merda) e nel parco nn ci vivono animali selvatici?o.0 NON CREDO GRADIRANNO!!!!
RispondiEliminap.s. 175000 EURIIIII!!!!!
e nel parco volete dirmi che ci sono 1000 kg di tartufi? ehehehehe ANCHE FOSSE è SI E NO 1 kg a testa ehehe facevano piu bella figura a dire fermi tutti questa è una rapinaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!
Lettera inviata al Commissario Straordinario del Parco della Maiella
RispondiEliminaEmail: info@parcomaiella.it
Oggetto: disposizioni per la ricerca e la raccolta di tartufi all’interno del territorio del Parco della
Maiella (Deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 del 24.12.2010)
Egr. Dott. Giuliante,
Trovo estremamente discriminatorie le disposizioni emanate dall'Ente da Lei amministrato in merito alla ricerca e raccolta di tartufi nelle zone rientranti nel territorio del parco.
Pur concordando sui principi di tutela dell'ecosistema locale e sulla necessità di individuare ed implementare forme di prevenzione e controllo per il suo mantenimento, non posso non rilevare l'inconsistenza dell’assunto secondo il quale la tutela dell'ambiente si realizza attraverso l'istituzione di una rilevante "tassa" esclusivamente a carico di cercatori di tartufi non residenti nei Comuni compresi nel territorio del Parco.
Nei fatti, nelle citate disposizioni viene fatta passare una pregiudizievole, quanto strumentale, concezione tutta tesa a tutelare gli interessi della cerchia di tartufai locali (come se loro fossero gli unici interessati alla conservazione dell'ambiente)contro "l'invasione di barbari distruttori" non residenti, ai quali demandare l'onere di riparare economicamente al danno inflitto all'ambiente ( o, forse, sarebbe meglio dire ai ridotti lauti guadagni, quasi sempre esentasse, di chi ha promosso e sollecitato tali disposizioni).
Credo che una seria e costruttiva politica di salvaguardia ambientale non debba assolutamente prevedere queste forme di pregiudizio e discriminazione tra residenti e non residenti ma, diversamente, debba indirizzarsi prioritariamente ad interventi educativi e, nel contempo, repressivi di deplorevoli e inaccettabili comportamenti di singoli raccoglitori senza scrupoli presenti e/o residenti in ogni contesto territoriale.
In sostanza, penso che l'obiettivo di avidi raccoglitori locali, perseguito anche con atti intimidatori e criminosi (avvelenamento cani, danneggiamento autoveicoli,...ecc,), volto ad allontanare cercatori esterni per tutelare i propri interessi personali, abbia, in definitiva, trovato conforto nelle disposizioni in oggetto.
Con l'augurio di un eventuale ricorso avverso tali disposizioni, per il quale il sottoscritto si adopererà nelle sedi e nei contesti opportuni, l'occasione è gradita per salutarLa distintamente.
Roma 12/01/2011 G.Chiaramonte
Siamo felici che in tanti si stiano muovendo per protestare! Speriamo che rivedano queste disposizioni al più presto!
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