A grande richesta ecco il video dei cuccioli di Derry x Custer! Bellissimi e bravissimi, hanno l'argento vivo addosso!!!!!!
sabato 31 ottobre 2009
mercoledì 28 ottobre 2009
Il primo tartufo bianco dei lagotti Maja Mater!!!!
Quest'anno ci siamo messi d'impegno e grazie anche al tartufo gentilmente regalatoci per addestrare i cani in occasione del raduno Snoopy stamattina ha trovato il suo primo tartufo bianco (36 gr)!!!! L'emozione è grandissima, resterà uno dei ricordi più belli!
A parte l'idea di trofeo che ha questo tartufo per noi, ci dice che stiamo facendo bene, che i cani lavorano nella maniera giusta e le nuove sfide non li intimoriscono ma li stimolano a fare sempre meglio! Grazie super Snoopy!!!!
Ed ora le foto!
Rocco e gli amici Antonio e Ciccio, compagni della proficua mattinata!
Super Snoopy!
A parte l'idea di trofeo che ha questo tartufo per noi, ci dice che stiamo facendo bene, che i cani lavorano nella maniera giusta e le nuove sfide non li intimoriscono ma li stimolano a fare sempre meglio! Grazie super Snoopy!!!!
Ed ora le foto!
Rocco e gli amici Antonio e Ciccio, compagni della proficua mattinata!
Super Snoopy!
lunedì 19 ottobre 2009
Preservare un patrimonio prezioso
In occasione del raduno di Bagnara di Romagna oltre ad aver avuto la possibilità di vedere tanti lagotti di ogni provenienza, sono sorte anche tante domande, dubbi, perplessità.
In modo particolare quando il giudice spiegando i motivi della sua scelta dice:" Vedo dei tipi da lavoro" e inizia a illustrare un pò la differenza con dei presunti tipi da expo. Il rischio è altissimo di finire come altre razze in cui si fa distinzione tra lavoro e bellezza (ahimè), quando per il lagotto questo discorso non è mai esistito finora, è e deve rimanere un cane da lavoro, motivo per il quale la razza è stata recuperata. Per fortuna il Club è molto deciso in merito alla questione, la razza è una e va mantenuta per le sue capacità lavorative, la bellezza è solo funzionale al lavoro e niente più.
Guai a cadere nel tranello della bellezza prima di tutto, si perderebbe di vista l'obbiettivo e la funzione della razza, penalizzandola e vanificando il lavoro fatto finora.
Le esposizioni andrebbero intese come una momento di conferma che il lavoro di selezione fatto è conforme ad uno standard morfologico ma che, ricodiamocelo, valuta solo l'aspetto esteriore del cane.
Altre cosa sono le prove di lavoro dove se il cane non è capace di cercare non c'è nulla da fare... lì vengono valutati tanti aspetti del lavoro del cane, decisamente più utili alla razza.
Quindi ricordate sempre, meno attenzione alle frivolezze e più alla sostanza del cane, il lagotto è rustico e tale deve rimanere, brioso, attento e capace, insomma un perfetto cane da lavoro!
Altra considerazione va fatta per affermazioni che premiavano una struttura del lagotto tendente al rettangolo invertito, assolutamente scorretta per i lagotto (e qui che l'importanza dello standard deve farsi sentire) che è un cane praticamente quadrato, in cui però un 10% di lunghezza è tollerata, se così non fosse non avrebbe la giusta spinta del posteriore e di conseguenza non sarbbe più un trottatore.
Quindi estrema attenzione alla morfologia in funzione del lavoro che il cane deve compiere, le angolature, la lunghezza degli arti, larghezza di testa e muso, tutto è correlato alla funzione. Si vedono sempre più lagotti stretti, con crani piccoli nei diametri trasversali che non lasciano quindi spazio ad un muso largo e un tartufo altrettanto ampio, indispensabile per un cane da tartufo. Lo standard serve a questo, a confermare che un cane bravo sul lavoro corrisponde alle caratteristiche di razza e porta alle generazioni future tutte le prerogative che un lagotto dovrebbe avere, va di pari passo con le capacità lavorative del cane, l'uno inscindibile dall'altro.
Abbiamo in mano una razza preziosa e antica ma il rischio di rovinarla è ad un passo, tenete duro lagottisti, non cedete all'apparenza, se il lagotto è un cane straordinario lo deve alle qualità sviluppate andando a tartufi e a caccia con l'uomo per centinaia d'anni, selezionare su base esclusivamente morfologica vuol dire perdere inevitabilmente la razza.
Come dicono gli inglesi per le loro amate razze da lavoro: "Brain before beauty" il che non vuol dire selezionare cani brutti o non corrispondenti allo standard ma portare avanti una selezione non basandosi solo su un criterio estetico.
In modo particolare quando il giudice spiegando i motivi della sua scelta dice:" Vedo dei tipi da lavoro" e inizia a illustrare un pò la differenza con dei presunti tipi da expo. Il rischio è altissimo di finire come altre razze in cui si fa distinzione tra lavoro e bellezza (ahimè), quando per il lagotto questo discorso non è mai esistito finora, è e deve rimanere un cane da lavoro, motivo per il quale la razza è stata recuperata. Per fortuna il Club è molto deciso in merito alla questione, la razza è una e va mantenuta per le sue capacità lavorative, la bellezza è solo funzionale al lavoro e niente più.
Guai a cadere nel tranello della bellezza prima di tutto, si perderebbe di vista l'obbiettivo e la funzione della razza, penalizzandola e vanificando il lavoro fatto finora.
Le esposizioni andrebbero intese come una momento di conferma che il lavoro di selezione fatto è conforme ad uno standard morfologico ma che, ricodiamocelo, valuta solo l'aspetto esteriore del cane.
Altre cosa sono le prove di lavoro dove se il cane non è capace di cercare non c'è nulla da fare... lì vengono valutati tanti aspetti del lavoro del cane, decisamente più utili alla razza.
Quindi ricordate sempre, meno attenzione alle frivolezze e più alla sostanza del cane, il lagotto è rustico e tale deve rimanere, brioso, attento e capace, insomma un perfetto cane da lavoro!
Altra considerazione va fatta per affermazioni che premiavano una struttura del lagotto tendente al rettangolo invertito, assolutamente scorretta per i lagotto (e qui che l'importanza dello standard deve farsi sentire) che è un cane praticamente quadrato, in cui però un 10% di lunghezza è tollerata, se così non fosse non avrebbe la giusta spinta del posteriore e di conseguenza non sarbbe più un trottatore.
Quindi estrema attenzione alla morfologia in funzione del lavoro che il cane deve compiere, le angolature, la lunghezza degli arti, larghezza di testa e muso, tutto è correlato alla funzione. Si vedono sempre più lagotti stretti, con crani piccoli nei diametri trasversali che non lasciano quindi spazio ad un muso largo e un tartufo altrettanto ampio, indispensabile per un cane da tartufo. Lo standard serve a questo, a confermare che un cane bravo sul lavoro corrisponde alle caratteristiche di razza e porta alle generazioni future tutte le prerogative che un lagotto dovrebbe avere, va di pari passo con le capacità lavorative del cane, l'uno inscindibile dall'altro.
Abbiamo in mano una razza preziosa e antica ma il rischio di rovinarla è ad un passo, tenete duro lagottisti, non cedete all'apparenza, se il lagotto è un cane straordinario lo deve alle qualità sviluppate andando a tartufi e a caccia con l'uomo per centinaia d'anni, selezionare su base esclusivamente morfologica vuol dire perdere inevitabilmente la razza.
Come dicono gli inglesi per le loro amate razze da lavoro: "Brain before beauty" il che non vuol dire selezionare cani brutti o non corrispondenti allo standard ma portare avanti una selezione non basandosi solo su un criterio estetico.
Prove attitudinali di cerca del tartufo
Domenica è stato il turno delle prove di lavoro, noi ci siamo svegliati con un pò più di calma non dovendo gareggiare e dopo una bella colazione siamo partiti per l'azienza faunistica di Purocielo, bellissima e con un castagneto enorme, capre, cavalli e oche. Di tutta la giornata la cosa più bella è stato ascoltare i racconti dei tartufai.
Sentendo loro abbiamo capito il perchè del lagotto per la cerca piuttosto di altre razze: il tartufaio vero è un signore posato, dotato di una infinita pazienza che si fa lunghe passeggiate nei boschi in compagnia dei propri cani e che richiede loro la stessa passione a tranquillità. Nessuna corsa contro il tempo per arrivare prima degli altri (addirittura ci sono delle tartufaie in cui vanno cordialmente a turno, ognuno ad un'ora prestabilita), nessuna fretta di cavare tartufi, quindi nessun cane veloce e poco preciso, solo cani con tanta testa e tanto cuore, lagotti appunto!!!
I tartufai trasmettono una calma e serenità che qui in Abruzzo non conosciamo, da noi sembra di partire per la guerra invece di fare una bella camminata nei boschi in cerca di tartufi. E i cani del tartufaio gli sono devoti, sempre felici di stargli accanto, pronti a darsi da fare al minimo cenno.
Il terreno delle prove era veramente difficile, molto scosceso e impossibile da praticare per le persone, meglio per i cani. Noi abbiamo chiuso il giro della libera femmine andando a togliere i cordini che segnavano i campi di gara e abbiamo approfittato di un tartufo bianco regalato per vedere se Custer si dava da fare... beh nulla da dire appena sentito subito ha iniziato a cercarlo! Super Custer!
Finite le prove si va tutti a pranzo nell'agriturismo dell'azienda faunistica dove avevano allestito una bellissima tavolata. Abbiamo avuto la fortuna e l'onore di sedere vicino ai signori Morara che fra una portata e l'altra di ottimo cibo ci hanno raccontato la storia del lagotto che non è scritta su nessun libro... quella che solo chi ha vissuto al fianco di questi cani da sempre, prima che venissero riconosciuti, conosce. Eravamo tutti affascinati, noi, Cristian e una veterinaria ungherese che ha creato il database del lagotto che trovate on line. Quasi come bambini che ascoltano le storie raccontate dai nonni, vicende incredibili, che valgono più di mille libri sulla razza messi insieme! Dal riconoscimento ai giorni d'oggi, attraverso gli anni loro hanno visto crescere e cambiare (non tantissimo finora per fortuna) questa razza che amavano da sempre perchè come dice la signora Morara :" Loro ti guardano negli occhi in attesa di un tuo cenno".
Insomma un'esperienza incredibilmente bella che al di là di premi e concorsi ci ha lasciato qualcosa di importante, la voglia di proseguire nell'allevare una razza preziosa, recuperata con tanta difficoltà cercando di non rovinare il lavoro fatto in tutti questi anni , mantenendo i caratteri che la contraddistinguono ancora per molto tempo. Un grazie speciale ai signori Morara, per la loro passione, serietà e voglia di continuare ad allevare lagotti nel vero senso della parola e grazie per averci raccontato la storia non scritta del lagotto romagnolo!
E ora le ultime foto....
Buongiorno Custer!
Colazione!
Il b&b...
Pronti per andar per boschi...
Siccome Custer senza far nulla non ci sa stare si è messo a cavare una matta!
Pranzo!
La cameriera....
La veterinaria del database ungherese (pardon ma non ricordo il nome...)
Le specialità del posto...
Cristian e i signori Morara
Sentendo loro abbiamo capito il perchè del lagotto per la cerca piuttosto di altre razze: il tartufaio vero è un signore posato, dotato di una infinita pazienza che si fa lunghe passeggiate nei boschi in compagnia dei propri cani e che richiede loro la stessa passione a tranquillità. Nessuna corsa contro il tempo per arrivare prima degli altri (addirittura ci sono delle tartufaie in cui vanno cordialmente a turno, ognuno ad un'ora prestabilita), nessuna fretta di cavare tartufi, quindi nessun cane veloce e poco preciso, solo cani con tanta testa e tanto cuore, lagotti appunto!!!
I tartufai trasmettono una calma e serenità che qui in Abruzzo non conosciamo, da noi sembra di partire per la guerra invece di fare una bella camminata nei boschi in cerca di tartufi. E i cani del tartufaio gli sono devoti, sempre felici di stargli accanto, pronti a darsi da fare al minimo cenno.
Il terreno delle prove era veramente difficile, molto scosceso e impossibile da praticare per le persone, meglio per i cani. Noi abbiamo chiuso il giro della libera femmine andando a togliere i cordini che segnavano i campi di gara e abbiamo approfittato di un tartufo bianco regalato per vedere se Custer si dava da fare... beh nulla da dire appena sentito subito ha iniziato a cercarlo! Super Custer!
Finite le prove si va tutti a pranzo nell'agriturismo dell'azienda faunistica dove avevano allestito una bellissima tavolata. Abbiamo avuto la fortuna e l'onore di sedere vicino ai signori Morara che fra una portata e l'altra di ottimo cibo ci hanno raccontato la storia del lagotto che non è scritta su nessun libro... quella che solo chi ha vissuto al fianco di questi cani da sempre, prima che venissero riconosciuti, conosce. Eravamo tutti affascinati, noi, Cristian e una veterinaria ungherese che ha creato il database del lagotto che trovate on line. Quasi come bambini che ascoltano le storie raccontate dai nonni, vicende incredibili, che valgono più di mille libri sulla razza messi insieme! Dal riconoscimento ai giorni d'oggi, attraverso gli anni loro hanno visto crescere e cambiare (non tantissimo finora per fortuna) questa razza che amavano da sempre perchè come dice la signora Morara :" Loro ti guardano negli occhi in attesa di un tuo cenno".
Insomma un'esperienza incredibilmente bella che al di là di premi e concorsi ci ha lasciato qualcosa di importante, la voglia di proseguire nell'allevare una razza preziosa, recuperata con tanta difficoltà cercando di non rovinare il lavoro fatto in tutti questi anni , mantenendo i caratteri che la contraddistinguono ancora per molto tempo. Un grazie speciale ai signori Morara, per la loro passione, serietà e voglia di continuare ad allevare lagotti nel vero senso della parola e grazie per averci raccontato la storia non scritta del lagotto romagnolo!
E ora le ultime foto....
Buongiorno Custer!
Colazione!
Il b&b...
Pronti per andar per boschi...
Siccome Custer senza far nulla non ci sa stare si è messo a cavare una matta!
Pranzo!
La cameriera....
La veterinaria del database ungherese (pardon ma non ricordo il nome...)
Le specialità del posto...
Cristian e i signori Morara
Raduno Nazionale Lagotto Romagnolo, Bagnara di Romagna 2009
Siamo tornati da 2 giorni a dir poco bellissimi, sabato con l'esposizione e domenica alle prove di lavoro che ci hanno davvero arricchiti dentro per quanto riguarda la conoscenza del Lagotto.
abbiamo deciso di raccontarvi questa bella esperienza in più parti... cominciamo da sabato!
Partenza h 4:00 (!!!!) con Custer e con un sonno bestiale addosso per lavoro e studio dei gg precedenti, arriviamo a Bagnara verso le nove meno qualcosa nella stupenda Villa Morsiani che ha un vero e proprio parco allestito in quell'occasione per la mostra. E' il regno dei lagotti! Ce ne sono da tutto il mondo e di una bellezza incredibile! Ben 130 lagotti pronti a farsi giudicare da Morsiani (figlio), Serena Bernardi e Paolo Domdina.
Si fa il sorteggio per chi giudicherà i maschi e chi le femmine, a noi tocca la sig.ra Bernardi.
Nell'attesa di iniziare diamo un ritocchino a Custer e facciamo la conoscenza di Cristian dell'all.to dei Boschi d'Oro (Romania), una persona squisita e gentile.
Iniziano i giudizi della classe campioni, poi la libera (tocca a noi) con ben 21 lagotti!
Il numero elevato di cani crea un bel pò di noia nei quattrozampe che sicuramente in quel momento avrebbero preferito essere altrove... in ogni caso alla fine arriva il nostro turno, Custer mi segue benissimo in tutto, la giudice detta un giudizio bellissimo e infine decreta:" Eccellente!" Insomma un risultato meraviglioso!
Tra tutti gli eccellenti ne scarta alcuni, noi siamo ancora dentro, si fa un giro di ring, altra scelta per decidere i primi 4..... ci elimina per ultimi (non senza un pò di indecisione) e noi finalmente usciamo dal ring e andiamo a giocare un pò con la pallina! In sostanza Custer fa eccellente 5° su 21 lagotti! Un risultato meraviglioso fra tutti quei bellissimi cani!
Trascorriamo il resto della mattinata ascoltando i giudizi delle femmine (e qui ci sarebbe molto da dire ma apriamo un post a parte) e chiacchierando con gli altri. Dopo la pausa pranzo con una buonissima piadina romagnola e un pisolino iniziano i giudizi tecnici per miglior testa, costruzione e movimento e miglior mantello giudicati da Morsiani che ha spiegato dettagliatamente il perchè delle sue scelte e le corrette caratteristiche di un Lagotto Romagnolo che si rispetti. Un nota speciale va ad una ragazza svedese arrivata seconda al best in show che dopo ogni vittoria di ring abbracciava e baciava il suo cane felice (sono pochi quelli che alle expò si ricordano che dall'altra parte del guinzaglio c'è il loro cane)! E lo scodinzolare del lagotto era una gioia per gli occhi davanti a tanti cani "imbambolati"!
Molto alta la qualità dei lagotti esteri, svedesi in primis ma anche svizzeri ed inglesi non avevano nulla da invidiare ai cani italiani.
Così nel tardo pomeriggio finita la mostra siamo andati al nostro B&B per riposarci (eravamo letteralmente a pezzi, Custer compreso), dove ci accolgono due bei cagnoni, Axel e Lady e i loro simpatici proprietari.
Una casa stupenda, accogliente con tanto spazio attorno recintato dove Custer ha potuto finalmente correre in libertà!
La sera ci hanno consigliato un delizioso ristorante lì vicino dove abbiamo fatto scorpacciata di tortellini e ravioli fatti in casa.
La sera a dormire presto (alle nove eravamo a letto) per alzarci presto il giorno dopo! E ora un pò di foto....
La nostra postazione...
Custerino bello...
I lagotti di Morara...
Alfredo se non sbaglio...
La postazione rumena, decisamente più attrezzata della nostra!
Un bellissimo profilo di lagotto nella foschia del mattino...
Piccolo ripassino....
Villa Morsiani
Lagotti svizzeri!!!!
I giudici e io dietro che stavo morendo congelata....
Morsiani fa il sorteggio...
Signora Morara...
I vincitori della classe campioni
Tocca a noi!
In attesa del nostro turno....
Controllo denti...
Andiamooooooo....
I vincitori della classe libera maschi
Pisolino in pausa pranzo...
Premio alla miglior testa....
Miglior costruzione e movimento...
Finalmente liberi al b&b!!!!
abbiamo deciso di raccontarvi questa bella esperienza in più parti... cominciamo da sabato!
Partenza h 4:00 (!!!!) con Custer e con un sonno bestiale addosso per lavoro e studio dei gg precedenti, arriviamo a Bagnara verso le nove meno qualcosa nella stupenda Villa Morsiani che ha un vero e proprio parco allestito in quell'occasione per la mostra. E' il regno dei lagotti! Ce ne sono da tutto il mondo e di una bellezza incredibile! Ben 130 lagotti pronti a farsi giudicare da Morsiani (figlio), Serena Bernardi e Paolo Domdina.
Si fa il sorteggio per chi giudicherà i maschi e chi le femmine, a noi tocca la sig.ra Bernardi.
Nell'attesa di iniziare diamo un ritocchino a Custer e facciamo la conoscenza di Cristian dell'all.to dei Boschi d'Oro (Romania), una persona squisita e gentile.
Iniziano i giudizi della classe campioni, poi la libera (tocca a noi) con ben 21 lagotti!
Il numero elevato di cani crea un bel pò di noia nei quattrozampe che sicuramente in quel momento avrebbero preferito essere altrove... in ogni caso alla fine arriva il nostro turno, Custer mi segue benissimo in tutto, la giudice detta un giudizio bellissimo e infine decreta:" Eccellente!" Insomma un risultato meraviglioso!
Tra tutti gli eccellenti ne scarta alcuni, noi siamo ancora dentro, si fa un giro di ring, altra scelta per decidere i primi 4..... ci elimina per ultimi (non senza un pò di indecisione) e noi finalmente usciamo dal ring e andiamo a giocare un pò con la pallina! In sostanza Custer fa eccellente 5° su 21 lagotti! Un risultato meraviglioso fra tutti quei bellissimi cani!
Trascorriamo il resto della mattinata ascoltando i giudizi delle femmine (e qui ci sarebbe molto da dire ma apriamo un post a parte) e chiacchierando con gli altri. Dopo la pausa pranzo con una buonissima piadina romagnola e un pisolino iniziano i giudizi tecnici per miglior testa, costruzione e movimento e miglior mantello giudicati da Morsiani che ha spiegato dettagliatamente il perchè delle sue scelte e le corrette caratteristiche di un Lagotto Romagnolo che si rispetti. Un nota speciale va ad una ragazza svedese arrivata seconda al best in show che dopo ogni vittoria di ring abbracciava e baciava il suo cane felice (sono pochi quelli che alle expò si ricordano che dall'altra parte del guinzaglio c'è il loro cane)! E lo scodinzolare del lagotto era una gioia per gli occhi davanti a tanti cani "imbambolati"!
Molto alta la qualità dei lagotti esteri, svedesi in primis ma anche svizzeri ed inglesi non avevano nulla da invidiare ai cani italiani.
Così nel tardo pomeriggio finita la mostra siamo andati al nostro B&B per riposarci (eravamo letteralmente a pezzi, Custer compreso), dove ci accolgono due bei cagnoni, Axel e Lady e i loro simpatici proprietari.
Una casa stupenda, accogliente con tanto spazio attorno recintato dove Custer ha potuto finalmente correre in libertà!
La sera ci hanno consigliato un delizioso ristorante lì vicino dove abbiamo fatto scorpacciata di tortellini e ravioli fatti in casa.
La sera a dormire presto (alle nove eravamo a letto) per alzarci presto il giorno dopo! E ora un pò di foto....
La nostra postazione...
Custerino bello...
I lagotti di Morara...
Alfredo se non sbaglio...
La postazione rumena, decisamente più attrezzata della nostra!
Un bellissimo profilo di lagotto nella foschia del mattino...
Piccolo ripassino....
Villa Morsiani
Lagotti svizzeri!!!!
I giudici e io dietro che stavo morendo congelata....
Morsiani fa il sorteggio...
Signora Morara...
I vincitori della classe campioni
Tocca a noi!
In attesa del nostro turno....
Controllo denti...
Andiamooooooo....
I vincitori della classe libera maschi
Pisolino in pausa pranzo...
Premio alla miglior testa....
Miglior costruzione e movimento...
Finalmente liberi al b&b!!!!
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