mercoledì 6 gennaio 2016

Museruola si, museruola no

Sono mesi che volevo scrivere questo post ma il tempo è sempre poco e spero mi perdonerete le lunghe assenze.
Come molti di voi sapranno ormai la cinofilia si discute su facebook (sigh). E' capitato spesso di leggere discussioni sull'uso della museruola e i commenti vanno dal "ma poverino" al "perchè li maltrattate così" ecc ecc. All'estero soprattutto inorridiscono nel vedere foto di lagotti-Hannibal Lecter.

Non avendo mai toccato l'argomento sul blog mi preme per completezza di informazioni per i neofiti, spendere due parole al riguardo.
Per quel che mi riguarda ho sempre lavorato con i cani in positivo, senza "chiuderli" in addestramento nè tanto meno usando coercizione essendo profondamente convinta che il cane che è felice di lavorare con noi darà il meglio di sè. Non permetterei mai dunque su miei cani l'utilizzo di strumenti coercitivi.
La museruola NON è uno di questi.
La museruola è una precauzione salvavita per i cani da tartufo. Purtroppo in Italia e in particolare in alcune zone c'è la pessima abitudine di lasciare bocconi avvelenati nelle tartufaie per eliminare la concorrenza (o solo perchè si è dei dannati psicopatici). Chi ci rimette sono i nostri amati cani naturalmente e non c'è cosa più triste e devastante per un proprietario che vedersi morire il proprio cane tra le braccia senza poter far nulla.
L'alternativa suggerita da alcuni è di non portare i cani a tartufi. Ora, io capisco se non ci fossero alternative, ma l'alternativa c'è ed è ottima: abituare il cane alla museruola. Non è pensabile allevare e portare avanti una razza senza permette ai cani di lavorare nell'ambiente naturale e ogni santo giorno. I cani che fanno la razza sono quelli che compiono al meglio il loro lavoro, come si farebbe a sapere chi sono i migliori senza farli lavorare?
La museruola dal canto suo non è che un accessorio per il cane, che impara ad indossare così come indossa un collare o una pettorina. Qualcuno sostiene che non permette al cane di respirare dalla bocca quindi è maltrattamento perchè non può ansimare (cosa non vera perchè pur non permettendo la completa apertura della bocca il cane può comunque respirare dalla suddetta oltre che naturalmente dal naso).
E' inoltre evidente che chi sostiene questo non guarda il cane quando lavora. Prima di tutto la museruola viene indossata prevalentemente in autunno/inverno quando ci sono i tartufi più pregiati (e quindi più avvelenatori folli in giro), secondo il cane non lavora CORRENDO ma "L'andatura del Lagotto Romagnolo è caratterizzata da un trotto sciolto, brioso ed allegro che denota l'intima gioia nello svolgere la propria funzione di cerca. Sono ammessi tratti di galoppo all'inizio del turno, nei rientri su terreno già ispezionato e negli spostamenti è ammesso il passo nelle fasi di accertamento. L’andatura dovrà adeguarsi alla natura del terreno, ampliando o restringendo il raggio d’azione per realizzare un lavoro utile; l’azione deve essere continua, avida, attenta e diligentissima. Il portamento di testa è in relazione all’andatura ed alla velocità del cane. Nelle fasi di cerca più spedita la testa è portata leggermente rialzata ma con il tartufo (naso) in prevalenza inclinato verso il terreno; nelle fasi di accertamento al passo la testa è progressivamente abbassata fino ad appoggiare il tartufo al terreno. In presenza di una forte emanazione il Lagotto può alzare notevolmente la testa per farsi guidare dal vento verso l'emanazione stessa (tirata di naso)." (dallo standard di lavoro del Lagotto Romagnolo).
Se ne deduce che il cane non lavora correndo e ansimando (cosa che serve ad abbassare la temperatura corporea) ma inalando con le narici la maggior parte del tempo, correndo solo per brevi tratti e non puntando sulla velocità ma sulla precisione nell'individuare l'emanazione.
Naturalmente la museruola viene rapidamente sganciata (ha una clip sulla testa molto pratica) dopo il ritrovamento per premiare il cane e se serve farlo bere, riposare, ecc. Il cane non sta per ore con la museruola addosso senza MAI toglierla ma può capitare che venga sganciata spessissimo, ogni pochi minuti dopo ogni tartufo.
Posso concordare sul fatto che sia abbastanza antiestetico da vedere, che sembrino "ingabbiati" ma è indispensabile che il cane da tartufo non possa afferrare bocconi avvelenati, per cui si lascia grande libertà al naso come vedete dalle foto e meno alla possibilità di masticare e/o accedere al cibo. Se non bastasse questo a farvi capire che non è uno strumento di tortura direi che sono sufficienti i cani che lavorano felicemente indossandola, non mostrando il minimo problema nè disagio. Naturalmente vanno abituati gradualmente e positivamente ad indossarla.

L'alternativa sarebbe purtroppo quella di non far lavorare i cani con ovvio danno per la razza che finirebbe rovinata come tante altre dagli show.
Per dovere di cronaca è giusto specificare che non lavorano sempre e tutti con la museruola i lagotti ma dipende dalle zone e dal tartufo. Naturalmente qualunque proprietario preferisce portare il cane in zone sicure ma quando non è possibile o si hanno dubbi l'unica cosa da fare è mettere la museruola.
Noi se abbiamo cani non abituati alla museruola non li portiamo in zone a rischio (potendo scegliere) e lasciamo che lavorino solo in posti sicuri (almeno finora).
Vi lascio qualche consiglio per abituare il cane alla museruola:

  1. andate per gradi, non pretendete di far indossare la museruola per intero subito
  2. associate la museruola al cibo o qualcosa di piacevole
  3. lavorate ad abituarlo ogni giorno per pochissimi istanti all'inizio e aumentando gradualmente i tempi
  4. quando la indossa per qualche istante senza problemi chiedete al cane di sedersi o mettersi  terra con la museruola e poi premiatelo (per valutare se è in grado di tollerarla mentre fa altro)
  5. fate prima brevi tratti di cerca a casa premiando molto il cane
  6. quando la usate per la prima volta nel bosco il cane deve essere totalmente a suo agio nell'indossarla e nel cercare
  7. prendetevi tutto il tempo necessario, se avete fretta diventerà uno stress per tutti


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