lunedì 26 novembre 2012

Crescere un cucciolo: buon senso e comunicazione

E' da un pò che volevo scrivere qualcosa riguardo al buon senso ed eccomi qua!
Quando diamo un cucciolo ci ritroviamo a dare molti consigli ( e anche raccomandazioni scritte) su come crescerlo al meglio ed educarlo, ma mi rendo conto che nella maggior parte delle situazioni basterebbe usare solo un pò di buon senso e osservare bene il cane.
Invece spesso alcuni (che non sono grazie al cielo i proprietari dei nostri cuccioli) prendono un pò le cose all'estremo, ad esempio se si consiglia di non far fare troppe scale ai cuccioli per evitare danni alle articolazioni questi praticamente non insegnano mai al cane a salire e scendere le scale, continuano a prenderlo in braccio finchè non è troppo pesante per portarlo ma non è questo il senso del non fare le scale.
Il BUON senso impone solo che non gli si facciano fare 20 volte al giorno tutti i giorni (in quel caso se c'è necessità allora si che almeno la metà delle volte lo si prende in braccio), altrimenti un cucciolo DEVE imparare anche a fare le scale. 
Così come deve imparare a scoprire il mondo e non può essere chiuso sotto una campana di vetro, non possiamo trasmettergli le nostre ansie, dobbiamo infondere in lui sicurezza e fiducia.
Se si spaventa non spaventatevi anche voi (scena classica: oddiomammapiccinocheèsuccesso?), siate lucidi e fategli capire che va tutto bene non c'è niente di cui preoccuparsi. 
Se ruba qualcosa non mettetevi a sbraitargli dietro, siate calmi e chiedetegli con tono tranquillo di lasciare offrendo in cambio qualcosa di meglio.
Se siete in dubbio per qualunque cosa davvero affidatevi al buon senso o meglio un pò all'istinto (purchè il vostro non vi faccia fare cose pericolose), ricordate che avete davanti un cucciolo e agite di conseguenza. Un esempio classico con i lagotti di totale mancanza di buon senso dei proprietari è il non abituare da subito il cucciolo ad operazioni come la pulizia delle orecchie o le tosature che dovrà fare tutta la vita e in tal modo diventano momenti di enorme stress per il cane e per chi fa questi lavori. Basta davvero poco invece per renderli una normale abitudine e si inizia da subito, con costanza e pazienza.
I cuccioli devono poter fare i cuccioli, devono potersi anche solo guardare attorno per scoprire il mondo e soprattutto devono CAPIRE come funziona l'universo degli umani quindi siate chiari, costanti e coerenti, dovete essere affidabili e non temibili.
Se sbagliano è perchè VOI avete sbagliato o non siete stati comprensibili. Un cane che non passa le sue giornate a decifrare i vostri pensieri ma sa esattamente come vanno le cose perchè gli è stato spiegato (più praticamente: sa che da tavola non arriva mai cibo se non quando sta tranquillo a dormire, sa che se vi fermate per strada a parlare con qualcuno può stare seduto un attimo, sa che l'auto è un posto bello tanto quanto casa, sa cosa può o non può fare) sarà un cane infinitamente più sereno e avrà un rapporto migliore con l'uomo perchè si fida e capisce quello che gli viene chiesto. Immaginate che vi si chieda in aramaico antico di fare o non fare qualcosa, tra gesti, versi strani ed espressioni che non capite... ecco un cucciolo si sente un pò così se non vi avvicinate un pò al suo modo di comunicare.
Osservate le sue espressioni, i segnali che manda quando gli chiedete qualcosa, anche nel lavoro. La maggior   parte dei problemi dei cani nel lavoro è dovuta ad una cattiva comunicazione col cane, a richieste impossibili o incomprensibili. Il cane si innervosisce, il proprietario si innervosisce e il risultato è un disastro completo!
Se non siete in grado di capire il vostro cane fatevi aiutare da persone competenti (educatori, istruttori qualificati).

1 commento:

  1. Addestrare un cane a tartufi e un impegno non da poco siccome non tutti i cucioli sono o possono essere gli stessi ognuno a il suo temperamento e intelligenza che poi tocca a noi scoprire e far sviluppare su quello che vogliamo che facciano per noi!

    RispondiElimina