lunedì 19 dicembre 2011

Quando il cucciolo cerca per sè

Lavorando con cuccioli non nostri mi capita molto spesso di vedere piccoli cani già molto motivati sul tartufo ma con zero voglia di riportarlo al conduttore o di lasciarglielo.
Certo è buon segno che il cucciolo sia motivato ma un passo importantissimo per il cucciolo è quello di imparare che non sta lavorando per sè ma in stretta collaborazione con il conduttore, solo così sarà in grado di lavorare bene e restituire presto il tartufo per continuare la cerca.
E' inutile che il cucciolo sia bravo nella cerca ma poi scappi via col bottino come se fosse un ladro perseguitato dalla legge! Ecco il paragone più o meno calza.... il cane non dovrà MAI vedervi come qualcuno che si avvicina per togliere ma semmai come qualcuno che dà, un punto di riferimento non un nemico.
Questo è basilare per insegnare il riporto correttamente, se il cucciolo capisce che è più vantaggioso darvelo piuttosto che tenerlo per sè il gioco è fatto!
Quindi regole fondamentali per avere un buon riporto sono:
  1. non inseguire mai il cucciolo col tartufo in bocca
  2. offrirgli in cambio qualcosa di appetitoso (la crocchetta raramente funziona)
  3. aspettare che sia lui a scegliere di lasciarvi il tartufo senza provare a toglierlo dalla bocca (per evitare che lo mangi le prime volte si può usare il classico ovetto metallico o uno straccetto).
E' scontato dire che un cucciolo non deve MAI cercare per fame, perchè significe che il tartufo diventerà sì importante ma non vorra MAI darlo a voi e tenderà piuttosto a nasconderlo. Questo è un problema che si può verificare anche facendo mangiare il tartufo ai cuccioli, in tal caso lo considereranno molto prezioso e una grande risorsa ma sarà poi obbligatorio insegnargli a scambiarlo con voi per qualcosa ancora più appetitoso. E' un pò come se chiedeste al cane di riportarvi la sua bistecca..... difficilmente ci riuscirete a meno di avere una bistecca ancora più grande e succulenta per lui.
Imparando a scambiare con voi il suo "tesoro" il cucciolo imparerà prima di tutto a fidarsi di voi e poi anche a ragionare su cosa è più vantaggioso fare per ottenere una ricompensa.
Ovviamente c'è un grande lavoro da fare sul cucciolo in questo senso ma sarà tutto tempo ripagato dalla certezza che il vostro amico tornerà sempre da voi col tartufo in bocca e non dovrete inseguirlo per i boschi.
NB: il lagotto ha una naturale predisposizione al riporto essendo stato per secoli prima che tartufaio un cane da riporto in acqua, quindi nei cuccioli in genere basta solo incoraggiare la loro naturale attitudine per avere grandi risultati!

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